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Le diverse tipologie di cariche filtranti per filtri

La maggior parte delle piscine sono dotate di un filtro a sabbia, vero centro del circuito di ricircolo dell'acqua. Il funzionamento di questo tipo di filtro è molto semplice : l'acqua è mandata nel filtro, e dopo aver attraversato la carica filtrante ne esce privata delle sporcizie. La carica è dunque un elemento chiave del corretto funzionamento del filtro e della sua efficacia.

Anche se la sabbia è il materiale più utilizzato, la carica di filtrazione può essere di diversa tipologia. In questa breve scheda sono illustrati i 3 tipi principali di cariche filtranti : sabbia, zeolite e vetro riciclato.

La sabbia : la carica filtrante più comune


La sabbia utilizzata per la filtrazione della piscina non è una sabbia "qualsiasi". Si tratta ovviamente di sabbia naturale, ma deve permettere di filtrare in maniera ottimale.

La sabbia deve quindi presentare una granulometria particolare. In generale si consiglia di utilizzare della sabbia da 0.55 mm, per ottenere una filtrazione dell'ordine di 30 - 40 micron. E' possibile ricorrere a della sabbia più fine per ottenere una filtrazione più fine. Tuttavia, più la sabbia è fine e più il filtro si sporca velocemente, con le perdite di carica che ne conseguono.

Controllate la dispersione della granulometria : i grani di sabbia più grossi e quelli più piccoli devono presentare una taglia più simile possibile alla granulometria media. Insomma, badate a utilizzare solamente della sabbia lavata per la piscina.

Per aumentare la finezza di filtrazione, potete ricorrere anche a un flocculante che permetterà di ottenere una filtrazione dell'ordine di 10 - 20 micron (il flocculante, messo direttamente nell'acqua della piscina, permette di amalgamare le particelle in sospensione sull'acqua).

La zeolite : la carica filtrante più fine


La zeolite è un minerale di origine vulcanica la cui struttura molto porosa permette una finissima filtrazione dell'acqua della piscina, dell'ordine di 5 micron.

Può essere utilizzata in complemento o in sostituzione totale della sabbia.

La capacità di scambiatore di ioni della zeolite rende possibile eliminare nettamente l'ammonio all'origine della formazione di clorammine e quindi degli odori di cloro (nel caso di un trattamento al cloro). La zeolite trattiene anche l'ammoniaca prodotta dal sudore e dall'urina.

La zeolite ha l'effetto di "tamponare" il pH, ovvero stabilizzarlo, permettendo di diminuire il consumo di pH+ o di pH-.

Grazie alle sue caratteristiche naturali, la zeolite permette anche di :

- Diminuire il consumo di prodotti di trattamento (cloro, bromo...) fino al 50%.
- Assorbire gli AOX (elementi cancerogeni normalmente presenti nell'acqua, il cui sviluppo è accelerato dai prodotti di trattamento).
- Sopprimere i metalli pesanti.
- Combattere lo sviluppo di certi batteri.
- Neutralizzare gli acidi.
- Limitare la formazione di alghe.

La zeolite può essere abbinata a dei prodotti complementari che permettono di :

- Disinfettare l'interno del filtro in maniera permanente (aggiunta di sale d'argento battericida).
- Sopprimere il piombo.
- Sopprimere il rame.
- Sopprimere il ferro e le materie ferrose.

Ultimo vantaggio : la zeolite può essere riciclata, al contrario della sabbia, come fertilizzante del vostro giardino.

Qual è la differenza rispetto alla sabbia ?

La zeolite presenta gli stessi vantaggi della sabbia più quelli citati poco sopra. Anche se costa circa il doppio, la zeolite richiede meno sostituzioni e controlavaggi rispetto alla sabbia.

Alla fine i costi si bilanciano, per una finezza di filtrazione molto superiore !

Il vetro riciclato : la carica filtrante più innovativa


A base di granelli di vetro riciclato e lucido, questo tipo di carica sostituisce la sabbia all'interno del serbatoio del filtro. Offrendo straordinari vantaggi ecologici.

La sua granulometria, da 0.4 mm a 3 mm in base al fabbricante, permette di ottenere una filtrazione molto fine, dell'ordine di 15 micron o molto maggiore se l'acqua è sottoposta a flocculazione (alcuni fabbricanti annunciano una finezza di filtrazione con flocculazione dell'ordine di 1 micron).

Le particelle di vetro sono caricate positivamente e negativamente, cosa che conferisce loro delle proprietà che impediscono la creazione di un biofilm sui granelli.

Cos'è un biofilm ?

I filtri sono i luoghi ideali per la multiplicazione dei batteri. Una volta che si sono attaccati alla carica filtrante, i batteri sprigionano una sostanza appiccicosa chiamata biofilm o biopellicola. Questa pellicola riduce l'efficacia della filtrazione facendo condensare i granelli gli uni agli altri. In questo ambiente acido (pH inferiore a 5) si formano le clorammine responsabili dei cattivi odori di cloro, dell'irritazione degli occhi e delle mucose. Il biofilm è anche un luogo privilegiato per lo sviluppo di legionelle e altre amebe.

Se il biofilm è inesistente, le sporcizie dell'acqua non si appiccicano ai granelli e sono quindi evacuate facilmente con un controlavaggio. Il controlavaggio con del vetro riciclato è rapido, richiedendo meno acqua e meno energia rispetto alla sabbia.

Infine, altro vantaggio del vetro riciclato : visto che il biofilm è assente e non sono presenti batteri, l'azione del prodotto di trattamento si concentra essenzialmente per la sanitizzazione dell'acqua e non del filtro. Risultato : un consumo ridotto di prodotti di trattamento.
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